Qualche tempo fa avevamo puntato l’attenzione sugli autovelox e sulle loro funzionalità, ma anche su eventuali errori o fattori da tenere in considerazione, quando stringiamo tra le mani una multa per eccesso di velocità.

Per esempio, in un precedente articolo che puoi leggere qui, abbiamo discusso della possibilità di contestare una multa per eccesso di velocità, nel caso in cui l’autovelox non sia chiaramente segnalato.

A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione con l’ordinanza 2384. Nel dettaglio la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito l’obbligo di segnalazione per gli auto velox, anche quelli chiamati “volanti” o autovelox mobile.

Oggi torniamo sull’argomento autovelox per discutere di un altro caso. Questa volta la sentenza arriva dal Giudice di Pace di Asti e vede protagonista un guidatore a cui è stata contestata la violazione dell’art. 142 del Codice della Strada poiché il suo veicolo superava il limite di velocità di 70km/h su una strada provinciale.

L’uomo si è rivolto a Globoconsumatori ODV che ha impugnato la multa ricevuta dall’uomo contestando ben due punti della questione.

Il primo relativo al posizionamento stesso dell’autovelox. Difatti il dispositivo era collocato lungo una strada priva di banchine e quindi in violazione della normativa. Il secondo punto invece è relativo allo scatto fotografico che in teoria avrebbe inchiodato il guidatore.

Nel dettaglio, agli atti era stata depositata una sola fotografia per inflazione ed essendo accaduto il tutto in orario notturno, in foto non era nemmeno ben visibile il numero di targa.

Multa per eccesso di velocità annullata dal Giudice

Il ricorso presentato dalla difesa, precisava che l’accertamento fosse stato effettuato con un apparecchio non omologato e quindi non utilizzabile per quel tipo di violazione. Effettivamente, nonostante il Comune avesse specificato che il dispositivo fosse stato “approvato” dal Ministero dell’Infrastrutture e dei Trasporti, alcune incongruenze c’erano.

Difatti, la difesa dell’uomo è riuscita a dimostrare che l’apparecchio fosse approvato ma non omologato per quel tipo di contesto.

Dinnanzi a tali affermazioni il Giudice di Pace di Asti ha quindi accolto il ricorso presentato dall’uomo. Firmando così la sentenza n. 105/2024.

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