Qualche tempo fa, avevamo scritto un approfondimento relativo all’immigrazione. O meglio, al trattamento che gli immigrati, ancora minorenni, ricevono una volta arrivati nel nostro Paese. Dopo esserci chiesti cosa accade, quando un minorenne non accompagnato entra in Italia. Abbiamo deciso di dare qualche risposta attraverso questo link.
Ma oggi torniamo sull’argomento per discutere di un fatto concreto accaduto qualche anno fa e per cui Strasburgo ha deciso di bocciare l’Italia.
IL CASO
La Corte Europea dei diritti dell’uomo condannata l’Italia per il trattamento inumano, riservato ad una giovane del Ghana, ancora minorenne all’epoca dei fatti.
Il caso fa riferimento ad una vicenda avvenuta qualche anno fa quando la giovane, allora sedicenne, sbarcò in Italia da sola senza alcun accompagnatore.
Nella fattispecie, le istituzioni decisero di collocare la giovane in un centro di accoglienza per minori. Successivamente però, a causa di varie dinamiche interne alla struttura, fu nuovamente trasferita in un’altra città e in una struttura per adulti.
Ciò che spesso la gente ignora, è il fatto che queste persone che arrivano sui barconi, spesso si trascinano dietro storie tristi, colme di tristezza e disperazione. Una di queste storie è legata alla protagonista del nostro caso.
La minore, già al suo Paese Natale, aveva subito abusi e violenze nel contesto familiare. Motivo per il quale, avrebbe dovuto ricevere assistenza specifica, soprattutto sotto al profilo psicologico. Ma così non è avvenuto.
Difatti, la ragazza, oltre a non ricevere assistenza, è stata anche trasferita in una struttura non idonea ad ospitare una persona con un trascorso così fragile.
Nonostante le numerose richieste, formalmente inviate agli uffici di competenza. La minorenne non riuscì ad ottenere il trasferimento e per questa ragione decise di fare ricorso presso la Corte Europea dei diritti dell’Uomo.
Alla luce di tali evidenze, la Corte ha stabilito che l’Italia ha commesso una violazione dell’articolo 3 della Convenzione. Non garantendo alla giovane, non solo un’adeguata assistenza psicologica, ma rifiutando anche le sue richieste nonostante fossero di natura delicata.
I minori non accompagnati.. si trovano in una particolare situazione di vulnerabilità e hanno così diritto a una protezione rafforzata.
Corte Europea dei diritti dell’Uomo – Ricorso numero 70583/17
Strasburgo ha messo così un accento sulla necessità di offrire protezione soprattutto nei casi in cui i minori arrivino sulle nostre coste, senza accompagnatori. Purtroppo però quando si parla di immigrazione, l’opinione pubblica tende sempre ad estremizzare o generalizzare nei propri discorsi. Motivo per cui, risulta sempre difficile sostenere un vero e proprio confronto costruttivo sull’argomento.
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