Arriva da Perugia la notizia di un padre a cui sono stati riconosciuti finalmente i propri diritti di genitore.
Affidamento condiviso e niente mantenimento, sono questi i punti cardine della sentenza pubblicata dalla Corte d’Appello di Perugia.
Due genitori che divorziano danno il via ad una serie di meccanismi che anche se in maniera marginale, andranno comunque a ledere lo stato psicologico del proprio figlio.
Per un figlio vedere la propria famiglia distrutta è sicuramente un incubo che si realizza. Siamo tutti abituati a vedere nella nostra famiglia la nostra forza più grande. Il punto di inizio e anche di fine…
In Italia sono sempre più frequenti i casi in cui dopo il divorzio, l’affidamento dei figli, soprattutto se minori, viene assegnato alla madre. È un concetto comune vedere nella mamma il responsabile naturale della vita dei propri figli.
Tuttavia, questo concetto spesso si interpone con quelle che sono le reali vicende italiane. Sono tanti i casi in cui anche il padre vorrebbe trascorrere più tempo con i propri figli o addirittura, sono molti gli esempi di padri che vorrebbero ottenere l’affidamento congiunto.
Affidamento congiunto: il caso
Nel caso di Perugia, al momento della separazione al padre spettava di vedere il proprio figlio soltanto nei fine settimana alternati e un pomeriggio a settimana. Inoltre, l’uomo aveva il dovere di contribuire al mantenimento del bambino.
Dopo aver ottenuto il divorzio, il bambino ha manifestato il volere di trascorrere più tempo con il padre. Le sue richieste sono state accolte dapprima dalla madre e poi dal Giudice.
Difatti, il Giudice ha poi predisposto l’affidamento del bambino ad entrambi genitori, secondo tempistiche paritarie.
Ma non è finita qui. Oltre ad aver dato la possibilità al padre di trascorrere più tempo con il proprio figlio, il Giudice, analizzando la situazione economica e lavorativa di entrambi i genitori, ha disposto la revoca
del mantenimento a carico del padre.
Il Giudice, infatti, ha concluso la sentenza disponendo un mantenimento diretto. Quando parliamo di matenimento diretto, facciamo riferimento al fatto che entrambi genitori debbano provvedere in autonomia a tutto ciò che serve al proprio figlio.
La madre, dinnanzi alla conclusione del procedimento ha deciso di ricorrere in Corte di Appello. Ma quest’ultima ha deciso di confermare l’orientamento del Tribunale di Perugia, confermando sia l’affidamento congiunto che il mantenimento diretto.